la storia di cicoria

la storia di cicoria

La cicoria (Chihorium Intybus) molto utilizzata in cucina, è una pianta perenne commestibile originaria del Nord Africa, e diffusa anche in Europa, Asia, Russia, Cina e Giappone. Considerata autoctona negli  Stati Uniti del Nord, al giorno d’oggi, tende a diffondersi in tutto il mondo, soprattutto sulle terre con un clima mite temperato. 
E’ riconoscibile per la presenza di fiori color celeste ed è stata utilizzata fin dall’antichità dagli Egizi, dai Greci e dai Romani per via delle sue proprietà benefiche. L’altezza massima della cicoria comune può superare il metro e raggiungere il metro e mezzo.
I fiori della cicoria sono eliotropi, ossia si aprono all’alba e si chiudono al tramonto. La specie per questa sua peculiarità viene chiamata anche “orologio floreale” e nelle zone montane segna “il tempo” per mungere gli animali. A questa caratteristica si collega un’ antica leggenda rumena secondo la quale , un giorno, il sole chiese a donna Floridor di sposarlo. La fanciulla rifiutò, allora il sole, irato, la trasformò nel fiore della cicoria condannandola a guardare i suoi raggi ogni momento della sua giornata, da quando appariva in cielo a quando scompariva la sera.  

I suoi fiori spettacolari, ligulati e di un delizioso colore azzurro, con diverse tonalità, sono molto visitati e apprezzati dalle api e dagli altri insetti impollinatori. A dimostrare, ancora una volta, la grande collaborazione che avviene nelle cose di natura, il fiore di cicoria che è già stato impollinato cambia colorazione diventando rosa.
Così, gli insetti che si nutrono del suo polline, sono avvertiti e investono il loro tempo su altri fiori.